Marta Pellegrino, 40 anni e single, regista teatrale di successo, è a dir poco stupita quando improvvisamente le si presenta davanti un uomo bizzarro che sostiene di essere l’Arcangelo Gabriele. Quando lui le annuncia che sta per avere un bambino, lei lo deride. Ma Gabriele non si dà per vinta e si trasferisce da lei. Entro due settimane Marta deve decidere se accettare il „regalo” o no. Un inizio assurdo e fiabesco, a partire dal quale la regista Paola Randi sviluppa una commedia di incantevole leggerezza, che sprizza battute e scintille. Serena Rossi nel ruolo di Marta e Fabio Balsamo in quello dello stravagante Arcangelo Gabriele emanano una gioia di recitare che è subito contagiosa.

Venezia 1800: al collegio Sant’Ignazio, una scuola di musica per ragazze indigenti, vive Teresa. Nessuno è a conoscenza del suo straordinario talento nel vivere la realtà come ritmo, nel percepire la bellezza della vita e nel trasformarla attraverso la musica. Mentre al collegio tutto ruota attorno all’imminente visita del Papa appena intronizzato, Teresa scopre nel ripostiglio uno strumento musicale. Intorno a Teresa e alla rivoluzionaria “macchina della musica” da lei scoperta si riunisce un insolito quartetto di giovani donne, che elaboreranno una loro visione della musica. GLORIA! È un’impetuosa sinfonia filmica, che celebra il libero sprigionarsi della creatività femminile e la nascita della moderna musica pop romantica.

Antonio è un attore di teatro che si dedica anima e corpo al suo lavoro, anche se purtroppo rimane spesso disoccupato. Un amico gli offre l’opportunità di condurre un workshop di teatro nella prigione di Velletri. Antonio accetta, ma solo cinque detenuti partecipano al workshop. Decide così di iniziare le prove del primo spettacolo di quest’iniziativa – “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. A poco a poco Antonio riesce a far entusiasmare i detenuti, ma la severa direttrice della prigione rimane scettica… GRAZIE RAGAZZI è tratto da una storia vera e ha già ispirato diversi film. La versione di Riccardo Milani è una commedia travolgente con una recitazione straordinaria, che non si sottrae alla realtà del sistema penitenziario e mette in luce la magia del teatro.

Il professore di musica Gabriele Santoro conduce una vita ritirata in un quartiere popolare di Napoli. Un mattino si intrufola di nascosto nel suo appartamento un bambino di dieci anni. Si chiama Ciro ed è il figlio dei vicini del piano di sopra. Il piccolo non vuole assolutamente tornare dalla sua famiglia e Gabriele decide istintivamente di nascondere il bambino a casa sua. Si scopre, infatti, che il padre di Ciro fa parte della Camorra e Ciro stesso è ricercato dai gangster di tutta Napoli perché coinvolto in un grave incidente con la madre di un potente boss della camorra. La situazione diventa sempre più tesa...

Giovanni, un noto regista italiano, sta per iniziare le riprese del suo ultimo film. Ma tra il suo matrimonio in crisi, i coproduttori sull’orlo della bancarotta e l’industria cinematografica in rapido cambiamento sembra che tutto vada contro i suoi piani. Forse è tempo per Giovanni di rivedere il suo approccio rigoroso. Moretti sfuma in modo giocoso i confini tra la vita e i film del suo personaggio, la propria filmografia e le proprie nevrosi e invita il pubblico a fermarsi e a riscoprire la vera gioia e magia del cinema.

Ambientato nella Napoli degli anni Ottanta, il film racconta la storia del cantante Tony, abbreviazione di Antonio Pisapia, e del giocatore di calcio professionista Antonio Pisapia. A parte il nome, però, i due non hanno molto in comune. Tony, egocentrico e ossessionato dalla musica, è sicuro di sé, mentre il timido Antonio affronta la vita con umiltà e ossessione. Mentre entrambi sono all'apice delle rispettive professioni, il loro successo si interrompe bruscamente. Tony viene accusato di aver violentato una minorenne e Antonio si ferisce gravemente a una gamba. Quattro anni dopo, le loro strade si incrociano in modo inaspettato...

Estate. Roma risplende nel pieno della sua bellezza: incantevole e seducente. Come la vita di Jep Gambardella, fatta di feste sfarzose, ristoranti gourmet e belle donne. Ma dietro questo seduttore si nasconde un uomo disilluso, annoiato dalla superficialità dell’opulenta società in cui vive. Spesso pensa al suo lavoro letterario e al suo primo e unico romanzo, che da giovane lo ha portato al successo. Si abbandona inoltre ai ricordi del suo primo grande amore. Colma i suoi vuoti a forza di cinismo e gin tonic. Al suo 65esimo compleanno una cosa gli è chiara: tutto è fugace. Anche nella città eterna.

Dieci anni fa, in Italia. Tutti corrompono tutti. Spinti dalla smisurata avidità di ricchezza, potere e sesso sfrenato, dalla mancanza di freni inibitori e dalla ricerca dell’eterna giovinezza, tutti cercano la vicinanza del Cavaliere Silvio Berlusconi: è una danza circolare di desideri inappagati e di abbagliante decadenza, di feccia morale e di corpi che si contorcono lascivamente che, come per magia, si stringe sempre più attorno a “LUI”, l'uomo più potente del Paese e il più grande magnate dei media europei. “LUI” è l'unico che comprende le paure e le speranze di tutti e che promette, nei suoi spettacoli televisivi colorati e kitsch, la felicità nel paradiso del divertimento che lui stesso esemplifica in modo disinibito.

Tre amici, Edoardo, Jacopo e Michele, vivono a Grosseto, una cittadina di provincia poco vivace in Toscana. Suonano insieme in una band punk, ma sono disoccupati e sempre sull’orlo del fallimento. Se la cavano con qualche concerto in provincia e feste di paese, finché si presenta loro una grande opportunità: aprire il concerto della famosa band americana Defense a Bologna. Quando il concerto viene cancellato, il trio fa di tutto per portare i Defense a Grosseto per un concerto. Una commedia simpatica e divertente su dei giovani musicisti di provincia, sull’amicizia e sul desiderio irrefrenabile di diventare famosi. Il film debutto di Nicolo Falsetti è basato su esperienze reali ed è stato presentato in anteprima alla mostra del cinema di Venezia.

Roma, sabato sera: il diciassettenne Tarek sta andando a una festa, nella borsa un po’ di erba. Viene fermato per la strada deserta da una pattuglia in borghese. Invece di lasciarlo andare con un semplice avvertimento, il losco poliziotto costringe Tarek a salire in macchina. Ma questo tipo malridotto è davvero un poliziotto? La sensazione di inquietudine si intensifica nel corso dell’avventurosa notte, finché non arriva il mattino e i ruoli si invertono. NOTTE FANTASMA ci trascina nel roadtrip mozzafiato di due protagonisti che più diversi tra di loro non potrebbero essere.

Nel 1858 i soldati del papa assaltano la casa della famiglia Mortara nel quartiere ebraico di Bologna. Su ordine del cardinale, vogliono rapire Edgardo, il figlio di sette anni dei Mortara. Pare che il bambino sia stato battezzato di nascosto dalla sua balia e la legge papale è incontestabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, fanno di tutto per riavere il figlio. Appoggiati dall'opinione pubblica dell'Italia liberale e dalla comunità ebraica internazionale, la lotta dei Mortara assume rapidamente una dimensione politica. Ma la Chiesa e il Papa rifiutano di restituire il bambino per consolidare il loro potere sempre più vacillante...

Tano Guarrasi viene ucciso da sei colpi di pistola nella sua macelleria. La vera storia di un mafioso morto è il punto di partenza del musical TANO DA MORIRE di Roberta Torre, uno dei film più originali del cinema italiano degli anni Novanta. Torre dirige Tano Guarrasi nei panni di uno squallido mafioso, con un linguaggio visivo che ricorda più John Waters che Il Padrino. Il film è una rivisitazione di scene della vita e della morte di Tano Guarrasi, popolate da attori dilettanti dei quartieri poveri di Palermo.